Vorrei cominciare dalla caratteristica principale, Caorle è un’isola lagunare. E’ circondata dall’acqua. Davanti ha il mare Adriatico a ovest il fiume Livenza e a est il fiume Lemene, per entrare in paese bisogna per forza attraversare uno dei due ponti o sbarcare. Una volta il distacco dalla terraferma era più accentuato ma resta sempre isola geograficamente e nello spirito. Caorle è in acqua.
Abitata già in tempi antichi, fu lo sbocco sul mare della città romana Julia Concordia, divenne popolosa grazie alle genti dell’entroterra che fuggirono dalle invasioni barbariche ed andarono a rifugiarsi in laguna. Questo però lo approfondirò nella parte storica.
Caorle quindi è un’isola e si trova in laguna motivo per cui i suoi abitanti da subito divennero pescatori. Durante la bella stagione pescavano in mare, durante quella brutta pescavano in laguna, la laguna di Caorle. Fin dal 1439 i pescatori si riunirono in modo da formare il Consorzio Peschereccio, il più antico d’Italia. Il presidente veniva scelto tra gli uomini “onesti e probi” e anche mio nonno Desiderio Dorigo, negli anni 30’ ebbe questo incarico.
Dopo la seconda Guerra Mondiale Caorle si sviluppò turisticamente, tra il 1955 e il 1965 vennero costruite circa 200 strutture alberghiere e l’aspetto di Caorle subì una grandissima trasformazione. Anche i miei costruirono la casa in quegli anni, dove ora c’è il bed and breakfast. Mi ricordo che la zona, ora centralissima, era una landa con piccole dune sabbiose e puzzolenti ristagni d’acqua.
Ora è una cittadina accogliente, produttiva, ordinata ed estremamente pulita. Ci sono quindi tante cose da raccontare e pian piano cercherò di farlo.
Alla prossima!
Stella